Articolo di Silvia Dizzia
Foto Di Croce Rossa Italiana – Comitato di Catania
Tante le attività messe su per fronteggiare un “nemico invisibile” come il Covid-19. Una fra tutte avviare un servizio a domicilio di acquisto spesa e farmaci per tutte quelle persone che al di là dell’età più o meno avanzata- come gli over 65 – si sono trovate costrette a rimanere a casa. Persone che prima di marzo, nonostante le difficoltà legate a diversi problemi di salute, erano in grado di potersi prendere cura di sé, ma che dal 14 marzo e con l’avanzare dell’epidemia si sono trovate costrette a rimanere a casa per autotutela o per proteggere un proprio caro, magari immunodepresso. O ancora, quelle persone che potevano contare sull’aiuto di badanti e di servizi a domicilio, si sono ritrovate da un giorno all’altro senza nessun supporto, con tanta distanza sociale. Anziani, disabili, persone in quarantena senza una rete familiare, nessuno a cui potersi affidare per l’acquisto accurato della spesa o dei propri farmaci.
È proprio per loro che i volontari si attivano ogni giorno, prendendosene cura dal momento della telefonata (attraverso il numero emergenza sociale 3346940411, attivo dalle 7:00 alle 21:00) al momento dell’acquisto e della consegna. Pur potendo considerare la spesa una cosa banale, ogni volontaria/volontario si dedica a questo servizio in modo attento cercando di rispettare a pieno le abitudini degli utenti. Gli acquisti, infatti, sono tra i più svariati: dal vino al pane ai prodotti per l’igiene personale. Ci si prende cura anche di chi è rimasto contagiato dal virus: in questi casi, utilizzando tutte le precauzioni ed i dispositivi di protezione individuale, consegniamo a domicilio la spesa o i farmaci necessari per fronteggiare la malattia. Ci siamo recati anche in ospedale per consegnare ad un paziente il caricabatteria del cellulare, così da consentire allo stesso di rimanere in contatto con i familiari.
Proprio i contatti familiari sono fondamentali per i contagiati e per tutti coloro che sono confinati a casa. Abbiamo istituito un team di psicologhe che presta attenzione alle difficoltà emotive legate al momento delle persone che richiedono aiuto. Così continuiamo a tenere compagnia alle nostre affezionate amiche di “CRI ascolta”, un servizio avviato prima della pandemia in atto – che prevedeva delle visite a domicilio per un’ora settimanale a casa delle nostre utenti – ma che adesso è stato rivisitato attraverso il contatto telefonico.
La distanza sociale non ci impedisce di stare vicino alle persone. Il nostro tempo è messo a disposizione di chiunque abbia bisogno ed è per questo che è stato rafforzato il servizio di Unità di Strada: le volontarie e i volontari, il venerdì e la domenica sera, girano per le vie della città per raggiungere i cosiddetti “invisibili”, i “senza fissa dimora”. In queste ultime settimane, infatti, seppur costretti a mantenere le distanze fisiche, non ci siamo risparmiati dal far sentire il nostro conforto e supporto materiale. Da qualche anno avevamo scelto di non occuparci della distribuzione di cibo per non duplicare la nostra risposta con quella fornita da altre associazioni del territorio; visto il momento e le conseguenti difficoltà economiche che attanagliano numerose famiglie, abbiamo ritenuto opportuno, anche in questo caso, rimodulare i nostri servizi. Abbiamo avviato, quindi, la distribuzione di alimenti in favore dei nostri utenti dello Sportello Sociale (il nostro servizio di ascolto ed incontro rivolto ad una parte della popolazione catanese).
Il Comitato di Catania ha attivato anche un’importante e preziosa collaborazione con il “Cannizzaro”, uno dei più grandi nosocomi della città. Tale accordo prevede l’utilizzo delle ambulanze della Croce Rossa e delle barelle “N36” a pressione negativa per il trasporto e il trasferimento dei pazienti positivi al cosiddetto “Covid Hotel” di Acireale. I nostri volontari, infatti, sono debitamente formati e specializzati nel biocontenimento. Grazie ad un protocollo con il Ministero della Salute, i volontari di Catania seguono dei corsi di formazione specializzanti, offrendo un supporto concreto all’emergenza sanitaria. Infatti, trasferire pazienti asintomatici in via di guarigione significa liberare dei posti letto nei reparti, permettendo a chi ha necessità sanitarie maggiori legate al virus di poter accedere alle cure sanitarie in ospedale.
Le volontarie e i volontari chi sono? Sono la rappresentazione della società civile contemporanea: sono donne, uomini, ragazze e ragazzi che per diverse motivazioni decidono di dedicare il proprio tempo all’associazione ed alle/agli utenti della stessa. Oggi l’utenza non è rappresentata solo dagli “ultimi”. Questa pandemia fa emergere come la solitudine può colpire tutti ed è proprio in questi momenti che interveniamo. Non si può certo negare che in tanti abbiamo avuto paura di svolgere servizio; ma pensando a ciò che stanno affrontando i nostri colleghi nel mondo – ed in particolare nel Nord Italia – ci siamo rimboccati le maniche, e ogni giorno andiamo incontro alla nostra “ennesima Solferino”.
Per questa emergenza, aiutaci ad aiutare…
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Croce Rossa Italiana Comitato di Catania odV
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