di Redazione
Rilanciamo due post pubblicati su Facebook, sulle rispettive pagine ufficiali, di Gad Lener ed Enrico Mentana.
È di questi giorni la penosa provocazione fascista, sulla ricorrenza del 25 aprile, schitarrata da Ignazio La Russa e Fratelli d’Italia, i volti puliti della destra nera presentabile italiana. Tanto da far indignare Gad Lerner. È stato lo stesso senatore, spalleggiato dalla puerile figura dannunziana di Edoardo Sylos Labini (maschera del Poeta-vate), a dichiarare in una diretta Facebook che “da quest’anno il 25 aprile diventi, anziché divisivo, giornata di concordia nazionale nella quale ricordare i caduti di tutte le guerre, senza esclusione alcuna. E in questa data si accomuni anche il ricordo di tutte le vittime del Covid-19 che speriamo cessino proprio in aprile […] Nel ricordo dei caduti, chi vorrà, sabato prossimo potrà listare a lutto un tricolore e cantare la canzone del Piave che da sempre le Forze armate dedicano ai caduti di ogni guerra”. Chiamata pedagogica per tutti i vecchi e neo camerati che osteggiano la forza universale della Liberazione.
Senatore La Russa, ha ragione, il 25 aprile unisce tutti nell’antifascismo e scarta chi si ostina a propugnare una visione capovolta dei valori.

Ma ci pensa la destra nera impresentabile italiana a far uscire di testa il direttore Mentana. Tanto da mandare a quel paese chi gli contesta di “istigare le persone, a sua volta, di violare le misure anti Covid in vigore”. Il suo proverbiale humor è stato sostituito, questa volta, da quello nero delle camice bianche dei militanti fascisti che invocano “libertà di movimento e dallo Stato oppressore”.
C’è odore di porcile sui marciapiedi della nostra pazienza.
