di Suor Enza Guccione
Decine di migliaia di abitazioni sono finite sott’acqua in Nigeria. Le inondazioni hanno messo in ginocchio le comunità più povere, come quelle del villaggio di Igbedor, situato su un’isola in mezzo al fiume Niger, nel sud-est del Paese.
Qui opera da oltre 15 anni Enza Guccione, missionaria di origine palermitane, che lancia un appello: “C’è bisogno di un aiuto subito per portare soccorso con cibo, acqua pulita, medicine”.
Per chi desidera offrire il proprio contributo: Emmanuel Family Italia onlus
efamily09@gmail.com
IBAN: IT24Z0326804604052178138350
Banca Sella
Specificare la causale: emergenza inondazione
Igbedor (Anambra State, Nigeria), sabato 15 ottobre 2022
Buongiorno a tutti.
Grazie a Dio l’inondazione comincia a ritirarsi. Alcune aree interne al villaggio sono piene di fango mentre quelle più vicine alle coste dei due fiumi sono ancora alte.
La cosa più difficile in questo momento è il potersi spostare. Anche il solo provvedere all’ acqua da bere è un problema, infatti bisogna acquistarla in città e arrivare alle coste dove sono attraccate le barche è diventata un’impresa non facile.
Questo disastro non ci voleva!
In 26 paesi disastrati si contano già 500 morti e oltre 100.000 sfollati. Vedere l’indifferenza dell’Occidente è veramente triste. Ho letto solo un articolo ieri rilasciato dalla BBC che accennava a questo disastro presentandolo come risultato del cambiamento climatico. Una tragedia dove si comincia a speculare!
Che tristezza!!!
Grazie a tutti voi amici della Family che ci seguite, mi chiedete notizie e ci supportate.
Al momento le vostre donazioni sono arrivate a 1.410 euro. Con essi continueremo ad acquistare medicine, acqua da bere, riso e tutto ciò che potrà essere necessario.
Grazie a tutti veramente di cuore.
Vi invito a diffondere ancora il nostro appello perché arrivi a più persone.



















© Ph Suor Enza Guccione (2022)
© Gerta Human Reports (2022)
Igbedor (Anambra State, Nigeria), lunedì 17 ottobre 2022
Un saluto a tutti dal villaggio di Igbedor dove il fiume comincia finalmente a ritirarsi.
In alcune parti interne del villaggio l’inondazione è retrocessa. Le coste invece e le zone più basse dell’isola sono ancora sommerse. Gli spostamenti all’interno dell’isola e verso fuori sono ancora difficili. Le scorte di cibo cominciano a scarseggiare soprattutto l’acqua da bere sta diventando un problema. Anche spostarsi dalla nostra abitazione verso l’ospedale non è cosa da poco, a tratti si percorre in canoa, per altri bisogna camminare nell’acqua e nel fango.
I casi di bambini e anziani con bronchite acuta cominciano ad aumentare. Speriamo solo che si fermi a questo.
Tante abitazioni sono ancora immerse nell’acqua. Per fortuna nel nostro villaggio non ci sono state vittime fino ad ora. Ma le notizie che arrivano dal sud verso le coste del golfo di Guinea sono terrificanti.
Proseguiamo nella speranza che questo disastro si fermi presto e che non si ripeta mai più.





© Ph Suor Enza Guccione (2022)
© Gerta Human Reports (2022)
Igbedor (Anambra State, Nigeria), venerdì 21 ottobre 2022
Ciao a tutti.
Il fiume recede gradualmente ed anche le piogge sono meno intense e rare.
All’interno del villaggio l’acqua è quasi andata lasciando solo fango ed odori alle volte insopportabili.
Nelle vicinanze delle coste e ai due estremi del villaggio il livello dell’acqua è ancora alto nonostante anche lì sia diminuito. Spostarsi è più complicato di prima specie all’interno per via del fango. Raggiungere l’ospedaletto o la scuola è diventata una vera impresa .
I bambini sono a rischio. La bronchite colpisce la maggioranza dei bambini e degli anziani e la malaria ha iniziato il suo corso. Gli anziani ricevono cure nelle loro case, i bambini ci vengono portati qui in casa se è impossibile per loro raggiungere l’ospedaletto.
Fino ad ora abbiamo registrato solo casi di bronchite acuta che cerchiamo di monitorare e curare. Speriamo continui così.
Desidero ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato fino ad oggi. Le vostre donazioni hanno raggiunto la cifra di euro 2.500. Al più presto provvederemo all’acquisto di acqua da bere e medicinali e tutto ciò che ci sarà possibile per sostenere i più svantaggiati. I trasporti fino alla città non sono semplici perchè anche là le inondazioni sono ancora in corso e attraccare le barche è diventato complicato.
Grazie di cuore per esserci.
Purtroppo le notizie che ci giungono dalle città più a sud sono terrificanti. Si contano quasi 700 morti accertati, tanti dispersi ed oltre 1 milione di profughi. Un disastro mai avuto in passato e che si “tenta”di addebitare ai cambiamenti climatici!
Grazie ancora di cuore.















© Ph Suor Enza Guccione (2022)
© Gerta Human Reports (2022)