Bologna, sabato 19 settembre 2020
di Davide Blotta
La notte tra il 5 e il 6 settembre Willy Monteiro Duarte, italiano di origini capoverdiane, è stato vittima di un agguato nei pressi di Colleferro, in provincia di Roma. Il giovane ragazzo di 21 anni è deceduto per le ferite riportate.
I picchiatori appartengono ad ambienti dell’estrema destra; di razzismo e negrofobia si muore.
Nella piazza del Nettuno, a Bologna, il 19 settembre è indetto un presidio di sensibilizzazione e protesta da parte dei collettivi “Coordinamento Migranti” e “Black Lives Matter Bologna”.
Quest’ultimo è un gruppo recentissimo formatosi da una catena di assemblee bolognesi in seguito alle prime mobilitazioni in ricordo di George Floyd. Gli uomini e le donne che nel Giugno 2020 raccontarono con coraggio le loro esperienze di fronte a una Piazza Maggiore colma, ora raccolgono gli interventi di nuovi volti.
Se l’episodio di Willy Monteiro lascia un profondo gusto amaro, i gesti che scambiano il microfono di piazza, da una mano all’altra, significano altro. Nella città, una continuità sembra essersi ora stabilita sulla base delle attenzioni contro il razzismo. Black Lives Matter Bologna e Coordinamento Migranti, già presente nel territorio, indicono costantemente assemblee pubbliche e iniziative centrali a riscattare un grande bisogno di giustizia.
Lasciamo qui il link per il prossimo evento in programma: https://www.facebook.com/events/2128308487313839
Hanno aderito al presidio di Sabato 19 RitmoLento; S.I. Cobas Bologna; Hayat Onlus; Decolonising The Academy; Coalizione Civica Bologna; CUA Bologna; Lab. Crash; Link Bologna – Studenti Indipendenti; La MALA educación; B-Side Pride; Arte Migrante Bologna; Làbas; Tpo; YaBasta; Fridays for Future Bologna; PrendiParte; Faenza Multietnica